mercoledì 26 dicembre 2012

Affari di famiglia, affari di amicizia: solo affari.

Perchè trattenerne 100 quando quelli che contano sono al massimo un paio?
Una frase universale per tutti quelli che nella propria vita hanno bisogno di fare pulizia, che sia essa materiale o solo ideale. 
E Natale, per quanto mi riguarda è il periodo migliore, o peggiore, dipende dai punti di vista, per decidere cosa è superfluo e cosa è necessario nella propria vita. 
Forse è proprio Natale che mi spinge a fare pulizia perchè quando ricevo regali che mi fanno pensare ad un riciclo, così capisco che certi amici, parenti e affini mi considerano semplicemente come un riciclo.
Capisco che essere amici di una persona da quasi 20 anni non ha nessun valore, o meglio che il significato dell'amicizia ha un valore diverso a seconda di chi la interpreta. Perchè l'amicizia in fin dei conti è solo una recita, spinta da esigenze di diversa natura e caratterizzata dall'adattarsi al volere altrui. Oppure, più semplicemente, ti accorgi che le persone su cui contavi e che ritenevi 1 gradino sopra di te, da quanto le stimavi, in realtà non valgono poi molto.
Ti accorgi che forse crescendo gli interessi sono diversi, così come le esigenze, e che le strade per forza devono dividersi quando tu hai problemi grossi come iceberg e loro si perdono in un bicchier d'acqua e ti giudicano per problemi che di sicuro non sei andato a cercarti.
Ti accorgi che per certe persone le parole non hanno peso, ma hanno valore solo i loro stati mentali e il loro sentirsi quotidianamente portati o meno al rapporto con te.
E allora quel'amicizia in cui tu credevi e che hai rispettato per tanto tempo, attraversa tre fasi: lo sconcerto quando ti rendi conto che per queste persone tu non conti poi molto; la tristezza di capire che ormai siete lontani e infine il quasi tuo totale distacco sentimentale da loro. 
Ed eccomi nella terza fase in cui ormai non tento più di recupeare nulla, ma provo solo, a tratti, una leggera irritazione per certi comportamenti che celano superficialità e menefreghismo, ma che rispecchiano in fin dei conti le persone che le mostrano.
E così malsopporti le loro incursioni nel tuo quotidiano, ma cerchi di non spezzare comunque quell'ultimo breve legame che c'è tra voi, come un cordone che non vuole essere reciso.
E li sopporti, così come devi sopportare i parenti, che a differenza degli amici, non ti sei scelto.
E mandi giù l'ennesimo boccone amaro, perchè per il quieto vivere non vale la pena litigare.
Vale solo la pena essere tristi, risentiti e amareggiati, ma in fin dei conti è difficile una qualsiasi soluzione e così il male minore viene mantenuto.
Il 2013 sarà un anno di grandi cambiamenti personali in tutto quello che mi riguarda. A volte ho dei buoni propositi e ho spesso la costanza di riuscire a portarli avanti. Le parole d'ordine del mio nuovo proposito saranno 2:
1- TAGLIARE: tagliare tutte le persone che mi gravitano attorno solo per prendere  e mai per dare, tagliare i falsi rapporti, tagliare le persone negative, tagliare quelle persone che non ho tagliato tempo fa e che ormai non fanno più parte della mia vita, tagliare le malelingue, tagliare per quanto possibile i familiari che non si sono mai dimostrati tali e tagliare le persone che rinunciano a vedermi solo perchè non ho una macchina e non sono libera a loro piacimento.
2- CERCARE: di coltivare e tenermi strette le persone che si sono dimostrate amiche e non perchè ci conosciamo da anni, ma anzi perchè le sento vicine, cercare di essere più selettiva nelle persone a cui spiffero pagine della mia vita, cercare di credere meno nelle cosiddette persone fidate, cercare di dimostrare a chi mi vuol bene che io gliene voglio ancora di più.
E di cuore, a tutte le persone che ultimamente mi hanno offesa, presa in giro in qualche modo, allontanata, presa con le pinze, sottovalutata, maleinterpretata: vi auguro di essere ripagati con la vostra stessa moneta e di avervi il più lontano possibile.

giovedì 6 dicembre 2012

Il mio primo premio

In una giornata non no, direi nonononono è arrivato il mio primo premio da blogger a portare un po' di gioia!
Grazie di cuore a chi me lo ha voluto donare, alla manma di Prince
http://lamammadiprince.blogspot.it/
Ed ecco qui le mie considerazioni:
Il mio blog sulle disavventure reali di una disoccupata per bene come me, nasce lo scorso luglio,  più che da uno sfizio da un'esigenza: quella di non essere lasciata da mio marito verso il quale riversavo tutto il rancore e il nervosismo tipico della disoccupazione. Ho preferito quindi cercare di non rivolgermi a nessun avvocato per una eventuale separazione, ma dare libero sfogo alle mie ansie e rabbie lavorative tramite le parole di un blog, che mi ha dato tante soddisfazioni.
Tra cui una è sicuramente avere ricevuto questo importante premio.
Ecco perchè mi permetto di segnalare, come da regolamento altri 5 blog che, non solo meritano una menzione, ma che seguo e stimo e che spesso mi ispirano.
Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile"  disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/

1- OGNUNO HA IL SUO MOTIVO http://ognunohailsuomotivo.blogspot.it/
perchè è l'icona delle mamme moderne, poco chiocce e molto schiette
2- OLTRE IL MURO SANREMO http://oltreilmurosanremo.blogspot.it/
per dare un po' di visibilità a chi è diventato invisibile
3- L'ORTO DI ESTER http://lortodiester.blogspot.it/
perchè è nato quest'estate durante un agosto torrido
4- LA DISOCCUPAZIONE INGEGNA http://ladisoccupazioneingegna.wordpress.com/
perchè la disoccupazione crea dei geni
5- MAMMACANTA http://www.mammacanta.it/
per le mamme che non sanno più che pesci prendere

Nel frattempo ringrazio tutti per la sopportazione delle mie quotidiane paturnie lavorative.
A presto!


C'erano un francese, un americano e un inglese che si chiedevano dove fosse il tedesco. E poi scoppiò la guerra "sanitaria"

La mattina del 1° gennaio 2020 il presidente americano Trump twitta un messaggio di buon anno molto lontano dai buoni auspici legati a q...