Questa è l'ultima che mi è capitata.
Non avrei mai pensato che aver lavorato per diversi datori di lavoro negli ultimi 10 anni fosse un limite anzichè un punto a mio favore.
Mi spiego meglio perchè non vorrei essere travisata.
Durante il mio ultimo colloquio per un ruolo da amministrativa, il responsabile per il personale mi ha fatto capire di non aver gradito che sul mio curriculum avessi lavorato un pò troppo"qua e là".
Il "qua e là" per cui ha storto il naso ve lo voglio riassumere in breve e traslasciando i molti lavori non retribuiti e stage vari:
2001/2004: aiuto commessa Coin (parallelamente all'università)
2006: segretaria negli negli Stati Uniti
2007/2009: impiegata su navi da crociera.
2009/2011: impiegata prezzo XXX. Motivo termine contratto: chiusura società
2011/2012: impiegata presso YYY. Motivo termine contratto: fine mobilità
Ora voglio dire, anche io avrei sempre voluto aver lavorato per lo stesso datore di lavoro.
Purtroppo però siamo in quella che sia chiama l'era della precarietà e i contratti sono visti solo in base a quante detrazioni fiscali le aziende possano ottenere se assumono apprendisti, stagisti, derelitti o facendo contratti a progetto.
Non trovo giusto che il cercare continuamente lavoro per avere di che sostentarsi sia visto come inaffidabilità. Di sicuro quando un lavoro non procede c'è qualcosa che non va e le colpe di solito sono di tutti e 3: del lavoratore, del datore di lavoro e di quello più raccomandato di noi.
Ma farci anche una colpa che i nostri lavori siano stati troppi e siano durati troppo poco tempo mi sembra l'ennesa presa in giro.
Tempi duri. Mi spiace.
RispondiEliminaHa ragione
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