Mi chiedo dove sarei ora se 4 anni fa avessi fatto la scelta di
continuare a lavorare imbarcata sulle navi. Ora probabilmente sarei chiusa in qualche broadcast dal mattino, a scrivere il programma del giorno in 5 lingue diverse. Ma per tutti la versione sarebbe un'altra: per loro sarei in qualche
spiaggia delle Bahamas, sorseggiando un cocktail con una crema solare
protettiva pari a 0, non curante minimamente della mia salute fisica o
psichica e pensando a quale vestito mettermi per la festa di Gala della
serata.
Ecco, nonostante le cose si siano evolute in modo
completamente diverso, c'è gente che di me continua ad avere questa
immagine, di una persona che nella vita non abbia mai lavorato o
faticato.
"Chi Stefania? Quella la conosco bene,
da quando si è sposata ha deciso di diventare una
disoccupata nullafacente. Addirittura per non lavorare sai cosa ha
fatto? Ha partorito una bambina che adesso ha 9 mesi ed ora è di nuovo
incinta di 7 di un maschio. Se si lamenta che non trova lavoro è solo
una scusa, nessuno l'ha obbligata a fare due figli uno di seguito
all'altro. E' sempre stata viziata, prima dalla mamma e ora dal marito."
Bene o male questo è quello che le persone a me più vicine, o no, pensano. Quelli che ben pensano...ricordate no??
Mi
piacerebbe tanto poter parlare un giorno con calma con questa gente e
raccontare loro tutto quello che mi è successo da quando ho iniziato
il liceo a oggi. Ma probabilmente troverebbero noioso e caso umano il
fatto che in meno di 10 anni la mia famiglia sia andata disintegrandosi,
per malattie, psicosi e cause natutrali. Che uno dopo l'altro abbia
perso i familiari più importanti: da quelli che mi sono statai punti di
riferimento costante a quelli che pur dovendolo essere non ci sono mai
stati. Al fatto che tra queste perdite ci fosse anche un padre, non le
toccherebbe minimamente perchè sapevano che tanto non andavamo
d'accordo.
Se poi passassi a raccontare che
io in effetti ho SEMPRE lavorato da quando avevo 18 anni, in modo a
volte retibuito, facendo la commessa, lavorando in spiaggia o dando
ripetizioni o non retribuito, ma solo per la gloria, lavorando per
istituti di cultura, queste persone si farebbero delle sane risate
perchè per loro il lavoro è altro e a me non piace faticare.
Se poi
raccontassi che dopo aver lavorato e studiato per tutti gli anni
dell'univeristà, che alla fine sono stati solo 5 invece di 4, ho tentato
per 2 anni di lavorare usando la laurea che avevo conseguito,
viaggiando per il mondo, affrontando sfide e persone sempre diverse e
sempre da sola, mi direbbero con saccenza che se avessi voluto lavorare
davvero non sarei dovuta tornare perchè chi ha una laurea non può
abitare a Santo Stefano al Mare. Se a loro rispondessi che i motivi del
mio ritorno, nonostante negli Stati Uniti avessi trovato un ambiente
ideale per la mia carriera, erano legati a problemi di salute familiare,
allora si che riderebbero di gusto. Perchè se per me la famiglia è la
prima cosa, più importante ancora di quanto non lo sia stata per Don
Vito Corleone, per loro forse non ha alcun valore.
Poco
importa che poi abbia lavorato qualche anno sulle navi, li mi sono
sicuramente divertita senza faticare. E degli anni passati a lavorare come
segretaria al porto? Bè risponderebbero che poi mi hanno licenziata. Il
fatto che il mio datore abbia chiuso per la crisi e si sia licenziato da
solo è un dettaglio.
Il fatto importante è
che sono e rimango una DISOCCUPATA, che non ha voglia di lavorare ma
che vuole mantenere certi vizi imprescindibili. Vizi che nemmeno William deciderebbe i concedere a Kate, come una pizza ogni tanto, qualche fine settimana in
montagna in una casa DI MIA MADRE e ...e basta direi che i miei vizi sono
finiti qui. Giustamente risponderebbero che prima di pensare ad andare in montagna (che poi faccia bene ai bambini è un dettaglio) dovrei trovare un lavoro e togliermi tutte queste pretese dalla testa.
Ecco questa è la persona
viziata che voi tanto giudicate disprezzate e offendete. Ho scritto
tante belle parole tra le quali voi saprete leggere solo DISOCCUPATA e
VIZIATA.
Che stia passando qualche anno
tranquillo dopo anni di incubi (che saranno mai stati una decina di funerali, malattie e perdite varie, non lo so, in fin dei conti è il corso naturale della vita) è solo un dettaglio che non conta. Che il
non lavorare pesi più a me che a voi, nemmeno. Ho provato in tutti i
modi a farmi apprezzare per quella che sono, a essere discreta, a non
intervenire in fatti che non mi competono ma questo continua a fare di
me un'estranea.
Eccomi, mi presento sono Stefania, sono disoccupata, viziata e estranea (scomoda).Auguri.
Ciao Stefania, ti capisco.
RispondiEliminaIl mio consiglio è...fregatene! Vai avanti per la tua strada, goditi i tuoi anni tranquilli e sorridi: la vita è troppo breve per viverla come dicono gli altri e non come dici tu.
Un abbraccio,
Valentina
Hai proprio ragione Valentina, se pensiamo di rovinarci la vita per compiacere gli altri è una guerra persa già in partenza.
EliminaUn abbraccio a te!
Ciao,
RispondiEliminaMi chiamo Silvia e, per fortuna, disoccupata non sono, ma capisco e condivido in pieno tutto ciò che hai scritto.
Anche io mi sono sempre fatta un mazzo quadrato, ho lavorato per cinque anni in un'azienda che poi ha chiuso per la crisi economica. Mi sono rimboccata le maniche e ho cominciato a lavorare per conto mio: ora sono una web writer freelance. Ok, la mia passione per la scrittura ha e aiuta parecchio, dato che vivo per questo. Ok anche che il mio non è un lavoro fisso, ma da qualche parte si deve pur mangiare, no?
Come te, ho vissuto e sto vivendo situazioni non proprio idilliache: malattie gravi in famiglia in primis.
Mi sono permessa di commentare, perché mi sento vicina alla tua situazione e mi piacerebbe farti compagnia commentando i post del tuo blog.
Inoltre sono quasi una tua compaesana, ligure per eccellenza, genovese per essere più precisi.
Ti mando un abbraccio e spero di essere la benvenuta!
Ciao Silvia, è un piacere leggerti e sei più che benvenuta. Mi hai dato una nuova fonte di ispirazione, perchè anche tu come me sei una persona che prova a reinventarsi e sei la dimostrazione che SI PUO' FARE!
EliminaAbbiamo la stessa passione, e come noi la maggior parte delle persone che ci leggono. Hai voglia di scriverci come si può fare per diventare web writer freelance?
Potremmo fare un bell'articolo che interesserebbe molte persone. Se vuoi scrivi pure qui o a me per email: diariodiunadisoccupataperbene@gmail.com
A presto