martedì 22 ottobre 2019

Tenterò ancora, sbaglierò meglio

Dicono che quando ti svegli alle 3 di notte hai qualcosa in sospeso da risolvere. Quando diventa una prassi, mi chiedo, quale strana equazione di vita possa aspettarmi.

Così mentre lei dorme in camera sua nel letto di suo fratello e suo fratello dorme nel mio letto, io alle 3 puntuale, da ormai 1 settimana, mi alzo e inizio pensare. La fase sta diventando evolutiva. Prima mi fermavo in cucina a bere una camomilla o qualsiasi tisana pescassi da quel barattolo senza fondo. Poi mi sedevo sul divano ad osservare la tv, spenta perchè altrimenti, e non sia mai, tutti si svegliano. Poi sono arrivati i pensieri, che mi aspettavano lì tipo vampiri attendendo solo, come vuole la prassi, che li invitassi a entrare.

Per qualche sera ho avuto profonde meditazioni con alcuni di loro: "amori"sbagliati, lavoro che a volte ti sembra si fermi a un bivio e non sai se devi stare ferma e chiudere gli occhi e lasciare che tutto si aggiusti, la famiglia che da una parte cresce troppo in fretta e che dall'altra anche e mi ritrovo a pensare a quando mi pentirò di non aver saputo gestire meglio le situazioni, i sentimenti, le carezze.

Il vampiro di questa sera si è seduto vicino a me, già sazio per essersi nutrito di altri incubi in altre case, mi ha suggerito di scrivere che cosa vorrei fare, per poter distinguere le preoccuazioni dai sogni nemmeno nati, che sono quelli che più di tutti creano quel senso laconico di vuoto.

Cosa vorrei? Anche se non devo scegliere per Natale? Vorrei poter viaggiare una settimana sì e una no, per lavoro e non per vacanza, perchè il fine stesso di viaggiare per me è scoprire, scrivere, raccontare. Vorrei che su 5 viaggi, almeno in 4 i miei figli fossero con me. Vorrei che su 5 viaggi almeno in 3 anche mia mamma venisse con noi. Vorrei portare i bambini a Salem, in America per Halloween, la loro festa preferita, così vedrebbero che e decorazioni dl Lidl che la mamma gli mette in casa sono un mero palliativo alla festa che più di tutte preferiscono.

Vorrei fare un safari e alloggiare in una lodge su una sequoia gigante, dove al mattino quando ti svegli vedi tutta la savana che si riunisce intorno all'acqua, vorrei vedere di nuovo un tramonto e un'alba africana.

Vorrei saper scrivere bene, trasmettere passione e non solo informazioni. Potrei scrivere dei due Mattei e fare un articolo perfetto, ma sarebbe freddo, enciclopedico, sarebbe tecnico e non mio. Vorrei ritrovare la stessa passione nello scrivere di quando pubblicavo articoli su Monti e la Fornero e li sentivo talmente ostili da riuscire a far emergere da ogni parola le mie emozioni. Ma era un'altra vita. Ecco vorrei ritrovare l'emozioni, per riuscire a scrivere ancora e trasmettere quella magia che lega le parole, così come io la immagino mentre sono alla tastiera.

Vorrei ritrovare le emozioni per fidarmi delle persone, per non tenerle lontane, per dargli una possibilità. Non esisstono solo brutte persone, o meglio, quelle che potevo conoscere, a tutti i livelli, ormai le ho conoscite tutte e mi chiedo di cosa possa avere paura ora che la piazza è pulita.

Il mio vampiro di questa sera ha detto che sono troppo noiosa, riflessiva, ma senza metodo. Che tutte queste parole sono macchie nere senza grandi significati. Che ho scritto 100 righe ma ne bastavano forse tre per trasmettere come mi sento.

Lo so ha ragione, ho sbagliato. Tenterò ancora, sbaglierò meglio.

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