Si fa presto a dire Sanremo. Città dei
fiori, della musica e del Casino'. Si una volta.
Oggi i fiori li importiamo dall'Olanda,
la musica da Maria de Filippi e per quanto riguarda il Casinò, ci
pensano i video poker.
A prima vista il turismo sanremese
appare vecchio. E non è un riferimento alla clientela che
abitualmente viene a svernare qui nei mesi freddi per risparmiare sul
riscaldamento, ma alle strutture della riviera, aggiornate al tempo
degli Zar.
Ad una seconda vista ci si accorge
invece che, uscendo alle ore giuste e andando nei posti giusti, c'è
vita in questa città. E non solo durante la settimana del festival,
in cui chiunque, dalle vicine vallate, e forse anche dal proprio
tumulo, esce di casa per riversarsi nella Via
dell'Ariston.
Durante il resto dell'anno cosa fanno
le persone?
Partiamo dal tasso di longevità della
provincia di Imperia, che risulta essere uno dei più alti d'Italia.
Aggiungiamo poi' il tasso di natalità, che risulta essere il più
basso d'Italia. Otterremo un'alta percentuale di terzetagisti che
soggiornando nella città dei fiori, possono vagliare un ampio
ventaglio di scelte: il Casinò, la più gettonata, dove si trovano
nostalgici abbracciati a vecchie slot machines, di quelli che se
provi solo ad incrociare la loro traiettoria per tentare la fortuna
ti fulminano. Controllare i cantieri dei lavori pubblici, che non
mancano mai, è un altro grande intrattenimento della città. Come
non citare infine uno dei passatempi preferiti dei nostri ospiti:
sedersi sui bordi della fontana in Piazza Colombo, per verificare se
effettivamente i vigili procederanno a fare la multa. Si perchè il
Sindaco ha posto il divieto di seduta.
Le serate dei giovani invece, non
puntano sulla quantità, ma sulla qualità. Il più grande,
conosciuto, mondano, nonché unico, punto di riferimento è Piazza
Bresca.
Fino a qualche decennio fa evitata come
la peste, in quanto zona semi abbandonata di ex pescatori,
frequentata da spaccini di infimo livello, ultimamente è stata
valorizzata con locali per aperitivi di una certa classe, ristoranti
da vip (nel senso che vengono frequentati dai cantanti durante il
festival) ed anche gli spacciatori sono diventati più raffinati.
Ubicata in pieno centro, a pochi metri dal mare, Piazza Bresca è
effettivamente “qualcosa di buono”. Centro nevralgico del gossip
sanremese, unisce l'utile al dilettevole: dilettevole nel senso che
vi sono dislocati i migliori bar e ristoranti di Sanremo. Utile nel
senso che, in tema con la politica ligure, sono tutti li e non è
necessario nemmeno prendere l'auto per passare una serata
dall'aperitivo al dopocena. E il tutto in 50 metri quadrati di
piazza.
E questa è la Sanremo che non piace,
quella che non dovrebbe essere e quella da cui tanti ragazzi fuggono
per cercare non solo qualcosa di meglio, ma soprattutto qualcosa.
Ma è anche la Sanremo in cui tutti
quelli che sono andati via, tornano, perchè non possono starne
lontani per troppo tempo. La città di Calvino e del Barone Rampante.
La città che ha salutato per ultimo Tenco.
Ma questa è un'altra storia.
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