venerdì 6 gennaio 2017

Nelle feste siamo tutti un po' più italiani

Natale ti fa sentire più buono solo nelle pubblicità del pandoro. E a dirla tutta anche quelle sono così palesemente finte da farti sentire ancora meno in festa. Ci sarà chi si sente più buono, ma conosco molte più persone che nelle feste si sentono più sole, più tristi e più angosciate che mai. C'è poi chi, come me, nell'esatto momento in cui si siede a tavola e con il coltello della prima portata vorrebbe infilzare mezza decina di parenti acquisiti, scatta una autodifesa. Nel mio caso, inizio a pensare che oltre all'ipocrisia italiana, c'è di più. Siamo un popolo di fregoni, di vinti che si mettono dalla parte dei vincitori, di sanguigni e di furboni....ma tra di noi ci difendiamo e ci vogliamo bene.
Penso a quando sei per strada e qualcuno ti fa gli abbaglianti per segnalarti che dietro l'angolo c'è un posto di blocco. Penso a quando qualche nostalgico applaude ancora quando un aereo atterra e gli altri italiani presenti sul volo, per non farlo sfigurare applaudono assieme a lui. Penso a quando parliamo male dei nostri politici, additandoli come i peggiori serial killer, ma se poi sentiamo che a farlo sono le televisioni straniere, ci offendiamo. Penso a quando parliamo dei defunti e anche nel caso di qualche criminale lo citiamo come "buon'anima".

Perché essere italiano è un po' come un dogma: puoi essere un cervello in fuga finché vuoi, ma se ci nasci non esiste altra religione al mondo. Ora però è arrivata la befana, le feste sono finite e possiamo ricominciare a mettercela in quel posto.





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