La festa della donna non è tutti i
giorni e non è nemmeno l'8 marzo. Se con il rametto di un fiore giallo, nemmeno troppo profumato,
pensate di nobilitare il genere femminile allora la storia dal tempo
di Eva, del serpente e della mela non è cambiata molto.
La mimosa lasciatela sugli alberi, a
portare la primavera, a colorare i giorni che iniziano ad allungarsi,
ma alla donna regalate un po' del vostro rispetto.
Come quando una donna cammina per la
strada e riceve fischi o commenti volgari. Come quando sul lavoro le
donne vengono considerate il ruotino di scorta. Come quando su un
totale di 8.179 comuni in Italia, 887 sono guidati da sindaci
donna. Come quando sull'autobus allungate una mano, perché tanto una
toccata alla donna fa sempre piacere. Come quando invitate una donna
ad incontrarvi con la scusa di parlare di lavoro e poi ci provate.
Come quando “scegli o fai la mamma o fai carriera”. Come quando
pensate che le donne vengano scelte come da un banco di vestiti usati
sul mercato. Come quando sfogate la vostra rabbia e al posto del
trucco le fate un occhio nero. Come quando pensate che una donna si
senta tale andando a vedere uno streap, dove l'uomo diventa l'esca.
Siete voi a compiacervi di questo ruolo, non noi.
Le
donne non sono una categoria: sono persone. La prossima volta che
vedrete una mimosa, lasciatela dove si trova e magari
ricordatevi che un po' di rispetto è il regalo migliore e meno
atteso.
Ha ragione, perfettamente ragione.....
RispondiElimina